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La Ceramica 4.0 da oggi “si tocca” (CER FOCUS Industria 4.0)

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La Ceramica 4.0 da oggi “si tocca” (CER FOCUS Industria 4.0)

 

Il 4.0 su misura? Non sempre è la soluzione migliore, scherza Gianfranco Borghi, presidente Tecnomec Borghi srl, specializzata dal 1981 nello sviluppo di automazioni e movimentazioni ceramiche. “Dobbiamo in realtà distinguere tra un modo di lavorare e di gestire la fabbrica, che deve essere evoluto secondo metodologie precise ed oramai condivise a livello internazionale, da quelle che sono le peculiarità di ogni azienda, funzionali a creare valore sul prodotto”. Distinguere, insomma, tra ciò che “crea” valore e ciò che, generando inefficienze, lo limita o lo distrugge. “Dal nostro punto di vista l’approccio 4.0 deve essere esteso a tutta la fabbrica – spiega Borghi – a partire da un livello base che consiste nell’ottenere dati di performance da ogni singola macchina”. Da questo primo step, un’evoluzione del “controllo di gestione”, l’approccio si evolve sino ad arrivare all’interconnessione tra macchine e impianti ed alla possibilità di implementare servizi di manutenzione predittiva, anche a distanza, utilizzando l’analisi del dato “per generare concrete economie sul processo”. Per Tecnomec, che opera su tutte le movimentazioni dall’uscita pressa alla smalteria, al carico e scarico forno e applicazioni per il fine linea, questo ha significato, già nel 2014, lo sviluppo e il lancio sul mercato del programma “Drive your factory”, in pratica un’interfaccia applicata ad ogni singola macchina capace di restituire performance istantanee in termini di consumi interni di energia e acqua, vita utile delle componenti, controllo delle azioni e delle manutenzioni. In una prima fase – ammette Borghi – il sistema non ha avuto il successo sperato. Mancavano la cultura – ed il coraggio – del ‘controllo’. Oggi, i sistemi Tecnomec sono sviluppati e progettati per essere interfacciabili con le più diffuse piattaforme MES, con un ‘mantra’ che ritorna anche a distanza di anni: “Vorrei vedere sparire tutti i foglietti a bordo macchina”, sottolinea Borghi, ma attraverso step semplici, misurati, di innovazione incrementale.